È crisi, i prezzi scendono in 33 settori ma nel Fai da Te, Nicholas Higgs ottiene guadagni da record per l’industria.
Ancora segno negativo per l’economia di TBK che segna -2.5%. Il calo della domanda sta colpendo tanti settori che negli ultimi periodi avevano fatto realizzare buone performance agli imprenditori.
La domanda degli Ultraleggeri perde ancora 9 punti percentuali. I prezzi già scesi del 3%, hanno fatto allontanare in poco meno di un periodo fiscale un terzo degli imprenditori.
Segno negativo anche per la domanda di Biciclette che continua a scendere segnando in media -6%. Solo per le Bici da Cross e da Corsa i consumatori sono disposti ad acquistare all’attuale prezzo. Negli altri casi i prezzi, alla ricerca del punto di equilibrio sono scesi dell’1,5% e ci aspettiamo ulteriori ribassi.
Trend in diminuzione, -7,5%, anche per la domanda di Giocattoli, Grandi Giochi e Grandi Giocattoli che ha già portato i prezzi a perdere oltre il 2,5% e auna fuga generalizzata da questi business. Infatti, se a dicembre e a gennaio il boom economico aveva attirato molti imprenditori portando i settori a oltre 1000 concorrenti, in questo momento ne sono rimasti 400 e solo la metà di essi produce più dell’1%, con Roberto Becchi in cima.
Anche per l’Auto, il settore protagonista del trading delle fabbriche, la domanda è in discesa e tocca quota -7,5%. Tanti imprenditori stanno scegliendo di investire nell’industria per i margini che genera e perché è possibile estrarre ancora valore. I prezzi sono scesi dell’1% circa ma ci aspettiamo un’ulteriore contrazione visti i livelli di offerta che cresce ancora del 10%. Tora Ness, leader del settore, detiene oltre il 10% delle quote ma dietro di lui altri imprenditori spingono e tentano la scalata come Snakeredgamer Red che in pochissimo ha conquistato il 4%.
Per quanto tempo ancora il settore genererà guadagni? Potrebbe subire lo stesso effetto degli Elettromedicali, della Mobilità facilitata, della Sicurezza e ora anche dei Gioielli? In questi settori ormai in piena recessione gli imprenditori hanno la possiblità di adottare le seguenti stategie: mantenere l’attuale livello produttivo nell’attesa che siano i concorrenti ad alleggerire le proprie posizioni, bloccare temporaneamente la produzione o scegliere la via più drastica di chiudere le proprie fabbriche.
Crolla anche il settore dell’Elettronica e della Preparazione dei Cibi e, a sorpresa, anche l’Abbigliamento dove i prezzi sono scesi in media dell’1.5%.
La crisi sembra non toccare per il momento gli Elettrodomestici, l’Alimentare e la Birra dove i prezzi sono cresciuti in media del 2% e continueranno a salire per la distanza tra domanda e offerta.
Ottime performance invece per il Caffè, il Vino e i Vini di Alta Qualità dove la domanda è cresciuta del 7% facendo crescere i prezzi, e per il Fai da Te che addirittura fa segnare +17%. Quest’ultimo settore non è mai stato protagonista dei nostri articoli, ma ora lascia il segno. L’industria è caratterizzata da una produzione concentrata nelle mani di 15 imprenditori su un totale di 110, e Nicholas Higgs possiede il 15% delle quote.
Dopo il brusco cambio di segno, le Calzature si stabilizzano con una domanda che comunque segna un +1% riequilibrando il livello dei prezzi.
Cosa succederà alla prossima rilevazione? Lo scopriremo nel prossimo appuntamento.